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ACMA

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La realizzazione di un prototipo per la verifica dei limiti di infiammabilità di miscele composte da gas combustibili ha visto coinvolta la SPF in attività di:

- Progettazione preliminare e studio di fattibilità
- Progettazione esecutiva
- Realizzazione impianto pilota presso il ns laboratorio
- Messa a punto e realizzazione prove certificate di laboratorio
- Realizzazione definitiva del dispositivo
- Collaudo finale
- Consegna dispositivo completo di certificati progettuali e di verifica

L’impianto realizzato è composto da N°3 linee di alimentazione e dosaggio alla camera di scoppio dotate di sistemi di decompressione e di intercettazione micrometrica, la camera di scoppio è provvista di valvole di intercettazione a spillo idonee per alta pressione.
La pressione all’interno della camera è visibile mediante un manometro di precisione e trasduttore di pressione escludibili al momento dello scoppio, il sistema sarà dotato di linea di purge e depressurizzazione da remotizzare all’estero del laboratorio.

L’impianto è provvisto di sistemi di sicurezza anti travaso ed anti ritorno di fiamma, nonché di connessioni ad innesto rapido per agevolare le operazioni di montaggio strumenti di misure.
Con le valvole micrometriche e la misura della pressione attraverso il manometro di precisione è possibile generare le varie miscele, applicando le leggi dei gas ai dati rilevati si risale in modo accurato alle percentuali volumetriche dei gas in miscela all’interno della camera di scoppio.
Dopo la preparazione, la miscela può essere innescata mediante arco elettrico e si può verificare l’avvenuto scoppio mediante diaframma di rottura calibrato e/o misurando la concentrazione dell’ossigeno residuo.
Il sistema permette quindi l’individuazione dei limiti di infiammabilità di gas puri e/o di miscele di gas combustibili e verificando le modalità di eventuali processi di inertizzazione ad opera dell’azoto.
Con banali modifiche si possono analizzare anche condizioni operative diverse da quelle ambientali, in particolare aumentando la pressione di carica della camera di scoppio e cambiando la temperatura della prova mediante riscaldatore termostatato.
Le prove sono interfacciate mediante schede RS 232 o 485 a pc di acquisizione così da poter monitorare l’intero processo da posizione remota e graficando i dati ottenuti.
La modularità e l’ecletticità dell’apparecchio ne fanno uno strumento allo stesso tempo, didattico e di ricerca impiegabile per svariate applicazioni